Cecco Angiolieri

Indice dei contenuti

La Vita

Cecco Angiolieri nasce a Siena nel 1260, non sappiamo nulla di ben preciso della sua vita, se non che era figlio di famiglia nobile e che probabilmente era di parte guelfa.
Egli condusse una vita sregolata fatta di soli divertimenti e piaceri,spendendo tutta la sua eredità, con questi suoi vizi non riusci a essere nemmeno un buon padre per i suoi figli tanto che lasciò loro solo debiti da saldare.
Venne anche esiliato dalla sua patria e trascorse alcuni anni della sua vita in altre città come Firenze, Roma e altre località della Toscana.
Cecco, infatti nelle sue opere non usa lo stile stilnovista come gli altri poeti della sua epoca, bensì scrive in un modo burlesco e comico. Temi ricorrenti della sua poesia sono l'“amore” per Becchina, una donna del popolo che sembra parodiare il modello della donna-angelo, la sua passione per i dadi, per il gioco, per il bere, per la taverna e l'odio per i suoi genitori. Cecco si inserisce dunque nella corrente della poesia comico-realistica.
Nelle sue opere,Cecco, si comporta manifesta un atteggiamento aggressivo, come nella poesia S'i fossi foco , in cui si paragona agli elementi della natura e si prende gioco delle più alte cariche politiche e religiose dell'epoca.
Cecco morì in miseria intorno al 1313.

Opere

Le Opere che abbiamo analizzato in classe sono: La mia malinconia è tanta e tale e S'i' Fossi foco, arederei'l mondo